A sud di Mattinata la ‘Garganica’, costeggiando, tra floride coltivazioni, gli scoscesi spalti delle montagne che s’inabissano nel mare, giunge a MANFREDONIA, cittadina di moderno aspetto con un porto, che e il più attivo della Capitanata, e da vedere la stazione balneare (il Lido di Siponto) dotata di una bella spiaggia arenosa incorniciata da una pineta.
Manfredi (come dice il nome Manfredonia) fu anche il fondatore della citta, edificata nel 1256 per ospitare la popolazione di Siponto che era diventata inabitabile a causa delle paludi. Siponto fu una fiorente colonia romana.
biondo era e bello e di gentile aspetto . . .
Cosa vedere e cosa fare a Manfredonia durante la vacanza:
La Chiesa di San Domenico, della fine del secolo XIII, che conserva sulla facciata un bel portale gotico e, di fronte al Molo di Levante del porto, il massiccio Castello Svevo (secolo XIII) con torri cilindriche e quadrate, iniziato da re Manfredi, figlio di Federico II, e completato più tardi dagli Angioini.
Nel Medioevo fu una delle maggiori sedi vescovili della regione, finchè a poco a poco non venne sommersa dalle acque. Essa si estendeva per tre chilometri a sud di Manfredonia, dove , nei pressi del ‘Lido’, sono stati rinvenuti avanzi di mura, una colonna ed alcune catacombe.
Ma il monumento più insigne dell’antica citta e la Chiesa di Santa Maria di Siponto (a km 3 lungo la statale per Foggia), che fu l’antica cattedrale e che oggi sorge, in suggestiva solitudine, nella campagna bonificata poco lontano dal mare.
II tempio, consacrato dal papa Pasquale II, nel 1117, e una costruzione romanica con decorazioni pisane. La facciata conserva un magnifico portale, di stile pugliese, adorno d’intagli ed incorniciato da un arco retto da colonne su leoni. L’interno e a pianta quadrata di tipo orientale. Per una scaletta, lungo il fianco sinistro si scende alla bellissima e vasta cripta, spartita da 4 poderosi pilastri e da 12 colonne con bei capitelli corinzi e bizantini. Essa conserva una vecchia scultura in legno dipinto della Madonna col Bambino, del secolo XIII.
Opere di scavo, a sinistra della chiesa, hanno rimesso in luce varie tombe e i resti di un’antica basilica sorta agli inizi del Medioevo sopra le rovine di un tempio a Diana.
Ancora lungo la statale per Foggia, a km 10,5, nella piana ondulata del Tavoliere punteggiata di masserie, si arriva, infine, alla Chiesa di San Leonardo di Siponto (secolo XII), che apparteneva ad un’insigne abbazia e che oggi conserva, quasi intatto, uno splendido portale riccamente decorato.
Dalla ‘Garganica’, poco a nord di Manfredonia, si stacca una strada che s’inerpica con fitte serpentine su per i costoni del Gargano, mostrando magnifici panorami verso i monti sino al Vulture, in Lucania, e, verso il mare, dal grandioso arco del Golfo di Manfredonia fino alle cittadine costiere della Terra di Bari.
Questa strada raggiunge, a circa 800 metri d’altitudine, la cittadina di MONTE SANT’ANGELO.
La cultura, la storia, il mare e il buon cibo fanno di Manfredonia un’importante città turistica e sono i suoi punti di forza. Il Castello è l’edificio simbolo della città e ospita al suo interno un museo archeologico . Belli i palazzi signorili come Palazzo Delli Santi, Palazzo De Florio, Palazzo Mettola, Palazzo De Nicastro, Palazzo Delli Guanti e Palazzo Celestino .
Dal lungomare si arriva al porto.
Fino alla fine dell’Ottocento nella piana di Siponto che si distende verso il mare c’erano paludi abitate da numerose specie di uccelli, anfibi e mammiferi. Solo poche tracce delle paludi rimasero con la bonifica. Oggi il sito dell’ OASI LAGO SALSO è d’Importanza Comunitaria (SIC ‘Zone Umide della Capitanata’) e Zona di Protezione Speciale (ZPS ‘Paludi presso il Golfo di Manfredonia’). E’ bello e piacevole percorrere a cavallo, a piedi o in bicicletta i sentieri dell’ OASI LAGO SALSO oppure può essere un’esperienza diversa fare una gita sul Lago Salso, dove è possibile affittare delle piccole barche e visitare il lago. E’ presente un centro visitatori con aule didattiche e laboratori (tel. 0884 57 10 09; SP141 delle saline km 7,2; tariffa: interi/ridotti €5/3,50; h9-12) . Vediamo cosa vedere a Manfredonia nell’Oasi Lago Salso l’Ambiente: il lago Salso è un’oasi affiliata WWF nel Parco Nazionale del Gargano; la flora: la dolcificazione delle acque è alla base della ricca vegetazione dell’Oasi; la fauna: col suo mosaico di habitat, l’Oasi offre una gran varietà di specie viventi.
Data la sua posizione, Manfredonia può essere il punto di partenza di differenti itinerari per vedere le meraviglie del Gargano, come Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo ,la Foresta Umbra e con una impegnativa gita costiera da Manfredonia alle Isole Tremiti.
Dove mangiare a Manfredonia
Riposatevi apprezzando i buoni prodotti del luogo, un piatto di pasta o un piatto di pesce appena pescato, il tutto condito dall’ottimo olio d’oliva pugliese. Tra le specialità tradizionali di Manfredonia ci sono la ciambotta, una zuppa di pesce e molluschi in rosso servita con i crostini di pane, e la farrata.
Al Ristorante del Porto situato in splendida posizione, di fronte al Castello, è possibile gustare specialità di pesce e gli immancabili troccoli ai frutti di mare, per poi finire con l’immancabile Tommasino la cassatina con un cuore di pan di Spagna ricoperto di gelato e guarnito da amarene.
Propone squisiti piatti di pesce fresco e carni cucinate alla brace il Ristorante Coppolarossa invece la Pizzeria Grasso ha la pizza più buona, soffice e croccante della città.
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Museo Storico dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana
Il Museo si apre con un’ampia e suggestiva esposizione di ben 80 uniformi dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana, che risalgono alla prima metà dell’800 fino alla fine del ‘900.
Lungo tutto il percorso potrai ammirare ogni genere di reperti, medaglie, pubblicazioni, mezzi e attrezzature, moltissimi dei quali unici al mondo, appartenuti ai Pompieri e alla Croce Rossa Italiana nelle varie epoche storiche. Tutto questo all’interno di uno spettacolare allestimento che ti circonda, ti cattura e ti immerge nella storia di questi gloriosi Corpi che per anni hanno salvato innumerevoli vite.
Il Museo si compone di quattro diversi padiglioni, ciascuno dedicato ad un pezzo di storia dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana. Ogni padiglione è stato progettato e curato nei minimi dettagli da Michele Guerra e sapientemente ricostruito dall’artigiano Sipontino Maestro d’ascia Antonio Berardinetti.
L’atmosfera che è stata così ricreata per ogni singolo ambiente è davvero incantevole, tanto da lasciare tutti estasiati! Proviamo a scoprire insieme un po’ di questa magia…